Nel fantastico mondo dei Grigioni svizzeri

GrigioniTempo fa, discorrendo alla mensa del Politecnico di Zurigo con un dottorando ticinese, rimasi colpito nell’apprendere che la nota località di Davos, nel cantone dei Grigioni (l’angolo sud-orientale della Svizzera) ha un esonimo italiano semi-ufficiale, ossia Tavate (in Prettigovia).

Ovviamente mi sono subito documentato sull’argomento. Riprendo qui qualche curiosità scoperta su questo tema, di stretta attualità visto che proprio in questi giorni si svolge a Tavate l’incontro annuale del Forum economico mondiale.

I Grigioni sono un cantone pluri-linguistico: vi sono comuni che hanno come lingua ufficiale il tedesco, il romancio (la quarta lingua nazionale della Svizzera, ossia un gruppo di dialetti derivati dal latino parlato a nord delle Alpi, nell’antica Rezia), e l’italiano. L’italiano è ufficiale in una ventina di comuni tutti situati a sud dello spartiacque alpino, in tre vallate “lombarde”. Questo dal 2005, perché prima l’italiano era lingua ufficiale anche in un comune a nord delle Alpi, chiamato Bivio (nel 2005 la maggioranza dei 200 e pochi più abitanti di quel comune ha deciso di passare al tedesco).

La promiscuità linguistica di vecchia data ha fatto sì che molte località di lingua romancia o tedesca abbiano un esonimo italiano di più o meno antica tradizione. Vediamone alcuni.

Tavate in luogo di Davos (romancio Tavau) è attestato a partire dal 1365, un secolo e mezzo dopo la prima attestazione del nome romancio. La sua etimologia è incerta; le formazioni in -ate rivelano spesso (per es. in Lombardia) un’origine da un nome personale celtico o gallo-romano. Per Tavate si può pensare ad un Tav(i)us ‘il Calmo’ o a un Tovius.

Altri esonimi, restando ai soli comuni attuali e a quelli storicamente più diffusi, sono Rongella per Rongellen, Tosana per Thusis, Prada per Praden, Seglio per le due Sils, Savognino per Savognin, Marmorera per Marmels, Ponte e Campovasto per La Punt e Chamues-ch. E ovviamente Coira per Chur (tedesco) o Cuira (romancio), il nome della capitale cantonale (probabilmente da un celtico curia ‘tribù’).

Tra i coronimi: Domi(g)liasca per Domleschg, Prettigovia per Prättigau, Lugnezza per Lumnezia, Villa per Vella, Valle S. Pietro per Vals, Sopraselva per Surselva, Sursette per Oberhalbstein/Surses, Bergono per Bergün/Bravuogn, Celerina per Schlarigna.

Ma questa pagina di Wikipedia cita parecchi altri esonimi, del cui effettivo uso tra le popolazioni italofone confinanti non saprei però dire. Colpisce comunque l’importanza attribuita a tale argomento, in una zona di frontiera linguistica in cui evidentemente il senso d’identità passa anche e soprattutto dalla toponomastica. Insomma, i Grigioni mi sembrano un buon candidato alla nomina come mecca della toponomastica e non solo dello sci e del belmondo economico-finanziario.