Corone e Coroncine

Sorpasso(da Il Sorpasso, periodico politico-culturale-sportivo di Montesilvano, anno I, num. 2)

L’attuale Montesilvano (Colle) ebbe origine nel XII sec. come Castellum Montis Silvani. Si trattava di un « castello » nel senso di insediamento accentrato e fortificato per volontà di un signore locale, in questo caso il Vescovo di Chieti, al fine di riunire e difendere le popolazioni rurali sparse sul territorio (il sito stesso di Montesilvano era, peraltro, già occupato da abitazioni sparse almeno dal IX sec.) Questo « incastellamento » arrivò abbastanza tardi nel panorama generale abruzzese, punteggiato di castelli già dalla fine del X sec.

Il motivo è forse che il sito di Montesilvano fu solo una « seconda scelta », in quanto un primo tentativo di incastellamento era stato fatto già un secolo prima con Coronule. Questo castello si trovava a sud-ovest di Montesilvano Colle, probabilmente nell’area di Santa Venera, dove era un antico insediamento protostorico ed italico, o nella vicina contrada di S. Giovanni. Eretto nel XI sec. dai benedettini di S. Clemente a Casauria, il castello di Coronule fu abbandonato nel XII sec. per concentrare la popolazione nel nuovo castello di Montesilvano, anche se per qualche tempo restò attiva la sua chiesa, intitolata a S. Felice.

Come avveniva spesso, il nome dei castelli non era inventato di sana pianta dai fondatori, ma riprendeva il preesistente toponimo della località dove il nuovo insediamento veniva creato. Così, Montesilvano è citato nel X sec. (Mons Selbani) come nome del colle (latino mons ‘monte’), evidentemente ricoperto di boschi (latino silva ‘selva’) prima del suo dissodamento e messa a coltura. Anche per quanto riguarda Coronule, il toponimo esisteva già nel X sec., prima dell’incastellamento.

Questo nome appare subito un diminutivo di corona, un vocabolo che la lingua italiana ha ereditato dal latino, che a sua volta lo aveva preso in prestito dal greco korone. Abbiamo, dunque, una località rurale battezzata dai suoi abitatori medievali ‘coronella’ o ‘coroncina’. I romantici sogneranno a questo punto storie fantastiche di principi e re venuti a cingere le loro corone presso Montesilvano. Il toponomasta dovrà purtroppo avvertirli che corona è un diffuso esempio di « traslato geomorfico » (ne abbiamo visti altri nell’articolo su Valle Cupa, Il Sorpasso, n. 1).

In toponomastica, corona designa spesso delle località costituite da una ‘corona’ di monti o di colli, oppure situate sul margine esterno, ad esempio, di un avvallamento. In sostanza, la località è designata in questo modo perché la sua forma richiama quella dell’oggetto. Gli esempi sono numerosi in tutta Italia. Per rimanere alle nostre zone, citerò Corone (contrada montana presso Collebrincioni, AQ), Coronella (Tossicia, TE) e Coronelle (frazione di Valle Castellana, TE).

Tutto chiarito, dunque? Non ancora. Mi resta da citare un quarto esempio abruzzese: quello delle Corone di San Marco, località presso Castel del Monte (AQ). Questa contrada ospitava un villaggio (vicus) di epoca romana, poi abbandonato nel medioevo a favore di siti più elevati dopo uno sfortunato tentativo di incastellamento (anche lì!), ma  nella tradizione locale è ancora vivo il ricordo dell’antico insediamento, trasformato dalla fantasia popolare in una favolosa « Città delle Tre Corone », sede di vicende leggendarie aventi per protagonista un certo Re Marrone. E’ evidente come qui il toponimo abbia perso col passare del tempo il suo significato originario e sia stato reinterpretato come attributo regale, tale da giustificare la nascita di leggende. Ma per questo toponimo, vista la particolare situazione storica, la designazione corone potrebbe essere stata attribuita non ad una generica conformazione geografica, ma ai resti delle antiche mura del vicus (o alle successive di epoca bizantina), poiché emergevano come ‘corone’ nella piana.

Curiosamente, la storia delle Corone di San Marco è simile a quella di Coronule di Montesilvano: un antico sito, sede di un villaggio in epoca italica e romana, abbandonato durante i torbidi secoli altomedievali, pur restando un punto di riferimento per le popolazioni sparse circostanti,  tanto che fu di nuovo incastellato, anche se per breve tempo.

In definitiva, forse siamo autorizzati ad immaginare anche per il nome di Coronule un’origine non geografica, ma descrittiva dei resti murari dell’antico villaggio vestino.