Fosso Mazzocco

Sorpasso(da Il Sorpasso, periodico politico-culturale-sportivo di Montesilvano, anno I, num. 3)

Il confine naturale tra Montesilvano e Pescara è costituito per un buon tratto dall’alveo del Fosso Mazzocco. Questo corso d’acqua nasce sotto l’altura di C.le Arena e S. Venera e raggiunge direttamente il mare dopo un ultimo tratto in gran parte interrato.

Nonostante la brevità del suo corso, questo fosso ha una « storia » piuttosto antica. Innanzitutto, prima degli odierni comuni, ha fatto da confine tra l’università di Montesilvano e quella di Pescara con Castellammare. In tal senso è ricordato negli inventari dei beni pertinenti all’università di Pescara redatti nel 1721 e nel 1548, i quali ci dicono pure che un suo nome alternativo era Macchiano (nome che rimane oggi ad una contrada a nord del fosso lungo via A. De Gasperi). Andando a ritroso nel tempo, è citato indirettamente in un privilegio di Papa Celestino III al vescovo di Penne (a. 1194) che comprende la chiesa di S. Giacomo de Mazzoclo (non posso precisare dove fosse questa chiesa). Ancora prima, in una donazione al monastero di Montecassino dell’a. 1001, si citano dei beni situati in Mazzoculo.

Appurato che si tratta di un toponimo antico e non di un nome recente di riporto, magari dall’omonimo cognome, non ci resta che di individuarne l’origine. Formalmente non si tratta di un gran mistero: mazzocchio, mazzocco, mazzocca, ecc. sono tutti nomi di località molto diffusi in Italia e particolarmente in Abruzzo. In origine si tratta di alterati (diminutivi) di mazza, un vocabolo molto antico che risale attraverso il latino *mattea al fondo più remoto delle parole indoeuropee. Del resto la ‘mazza’ o clava è uno degli strumenti più antichi mai costruiti dall’uomo e forse il più antico strumento di offesa. La sua forma tipica, un corto bastone più largo ad una delle estremità, ha ispirato molti traslati, geomorfici (chi segue questa rubrica sa ormai benissimo di che si tratta) e non.

Ad esempio la spiga o pannocchia di mais, una volta persi i semi, ricorda una piccola mazza ed è per questo motivo chiamata mazzocca in non pochi dialetti della nostra regione (in altri marrocca). Del resto un’antica specie di grano era nota in italiano come grano mazzocchio. Confortati da questi esempi, dovremmo probabilmente considerare come altrettanti traslati geomorfici i 7 toponimi Mazzocca, gli altri 2 Mazzocco (uno a Roseto degli Abruzzi, l’altro in Sicilia), nonché i Mazzoccoli, Mazzoccolo, Mazzocchio, Mazzocchino, Mazzocchia e Mazzocchiara che ho recensito in tutta Italia.

Può sembrare strano, ma anche come idronimo (nome di corso d’acqua) il nostro F.so Mazzocco non è isolato: oltre al F.so Mazzone di Bellante (TE) ed al F.so Mazzucchiello in Campania, esiste un importante Torrente Mazzocco, affluente del F. Marecchia tra Marche ed Emilia-Romagna. Come spiegare questi idronimi, ai quali aggiungo il nome della sorgente F.te Mazzocco in Molise, come traslati da ‘mazza’?

In questi casi, la derivazione da ‘mazza’ è solo indiretta. Probabilmente aveva visto giusto V. Morelli chiamando in causa, nella sua pubblicazione Toponimi della provincia di Pescara (1987), i termini dialettali mazzocche ‘pianta, erba che cresce lungo i laghi e i fiumi’ e mazzoccone ‘pruno palustre con infiorescenze fatte di aculei, usate come fiori secchi da ornamento’. Si tratta di fitonimi (nomi di pianta) che dipendono dal nome della ‘mazzocca’-pannocchia, in quanto le inforescenze richiamano nella forma la spiga con i semi. Oppure l’infiorescenza è vista come la capocchia di una ‘mazza’, mentre lo stelo ne rappresenta l’estremità più fine. In ogni caso, è dal fitonimo che deriverà il nostro idronimo, perché una delle specie suddette vegeta o vegetava lungo quel corso d’acqua.

Antonio Sciarretta